Servite da sole o come companatico, ancora caldissime, le Panelle sono l’ideale per un aperitivo o una pausa sfiziosa
Le Panelle, il simbolo dello street food palermitano
Piccole, dorate e croccanti, le panelle sono ormai di diritto uno dei simboli dello street food del capoluogo siciliano. Gustate da sole, accompagnate dalle “crocchè” di patate. Oppure usate come condimento della classica focaccina con il sesamo, sono apprezzate per gusto caratteristico della farina di ceci aromatizzata con il prezzemolo.
La storia di questa ricetta si perde nella notte dei tempi. Già durante la dominazione araba in Sicilia, infatti, era stata introdotta la tradizione di utilizzare i ceci per ricavarne una farina. Un prodotto da cuocere sul fuoco per realizzare questo cibo povero ma saporito. Un ingrediente che tutti potevano permettersi. Più tardi, durante la dominazione angioina, nacque l’usanza di friggere le panelle. Un escamotage che offre ulteriore sapore alla ricetta.
La ricetta delle panelle è molto semplice da realizzare ed è adatta anche ad una alimentazione vegana e a tutti coloro che sono intolleranti al glutine. Una golosa frittella preparata con farina di ceci, pepe, prezzemolo, acqua e sale, da assaporare in ogni periodo dell’anno. Scopriamo nel dettaglio i diversi passaggi per preparare la ricetta tradizionale delle gustose panelle palermitane.
Preparazione
Passo 1
Mescolate in una casseruola la farina con l’acqua. Amalgamate con cura fino ad aver eliminato completamente tutti i grumi, aggiustate di sale e pepe.PUBBLICITÀ
Passo 2
Accendete il fuoco e fate cuocere il composto per circa 40 minuti, mescolando in continuazione fino alla fine.
Passo 3
Unite il prezzemolo tritato, spegnete il fuoco e trasferite il composto in una forma per plumcake foderata con carta da forno. Fate raffreddare e riponete in frigorifero per 2 ore.
Passo 4
Fate scaldare in una padella l’olio per friggere e, quando sarà ben caldo, mettetevi le panelle tagliate a fette di circa 1 cm. Scolatele e fatele asciugare su carta da cucina, servitele ancora calde ai commensali.