CANALE 65 DEL DDT

PATTO PER LA DECARBONIZZAZIONE DEL TRASPORTO AEREO

SOSTEGNO ECONOMICO E SVILUPPO DI NUOVI CARBURANTI PER CENTRARE OBIETTIVO NET ZERO CARBON ENTRO IL 2050

Dato il ruolo centrale del trasporto aereo per lo sviluppo dell’economia e del tessuto sociale, la capacità di favorire lo sviluppo del commercio e degli investimenti diretti all’estero, di alimentare la crescita dei mercati, di agevolare una maggiore competizione e maggiori trasferimenti di tecnologie e conoscenze, il Patto è nato con l’obiettivo di definire un percorso che renda compatibile lo sviluppo della connettività e della produttività a livello planetario con la tutela dell’ambiente.

La piena decarbonizzazione del settore aereo al 2050 sarà raggiungibile grazie all’attuazione di molteplici strategie che nel breve-medio termine saranno indirizzate allo sviluppo dei bio-fuels e con il necessario sostegno del policy maker, mentre nel medio-lungo termine potranno includere soluzioni innovative, tra cui l’utilizzo dell’idrogeno in turbina. E’ quanto emerge dallo studio del Dipartimento Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano realizzato per il Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo, l’Osservatorio promosso da Aeroporti di Roma che raggruppa player industriali, stakeholder istituzionali, associazioni, rappresentanti del mondo accademico con il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica, del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e dell’Enac, presentato oggi durante il primo congresso annuale che si è svolto presso il Terminal 5 dell’Aeroporto di Fiumicino

Il primo congresso annuale ha raccolto al Terminal 5 dell’Aeroporto di Fiumicino tutti i componenti del Patto che hanno presentato i loro contribuiti per definire gli strumenti indispensabili per procedere nel cammino della decarbonizzazione, riguardanti gli aspetti normativi e tecnologici sia per la produzione di carburanti che per lo sviluppo del settore delle infrastrutture aereoportuali e di intermodalità. 

Lo studio realizzato dal Politecnico di Milano comprende un modello matematico che delinea nell’arco temporale fino al 2050 quale dovrà essere il mix tecnologico che il settore aereo dovrà adottare con la relativa massimizzazione della fattibilità tecnico-economica.  In base a questo, è stato possibile definire gli strumenti indispensabili per procedere nel cammino della decarbonizzazione che riguardano gli aspetti normativi, tecnologici per la produzione di carburanti ed il settore delle infrastrutture aeroportuali e di intermodalità. 

Per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica sarà infatti necessario introdurre politiche che, anziché basarsi su misure restrittive, consentano la necessaria espansione e sviluppo del trasporto aereo attraverso la definizione di regole certe ed obiettivi chiari e vincolanti, concretamente realizzabili attraverso target intermedi.

  • Fit for 55: Apportare correttivi per evitare che, un’innegabile opportunità per l’armonizzazione delle regole a livello Europeo, si traduca in uno svantaggio competitivo del settore con perdita di connettività e spostamento del traffico su hub extra-europei.
  • Tassonomia: ampliare il perimetro delle attività ecosostenibili dei gestori incluse nel sistema di classificazione introdotto dalla Tassonomia Europea, mirata a garantire affidabilità, coerenza e comparabilità delle attività per proteggere investitori privati dal greenwashing e aiutare le aziende nella transizione sostenibile.
  • Energie rinnovabili: individuare idonei percorsi approvativi facilitati per consentire ai gestori aeroportuali di poter disporre di impianti di produzione di energia rinnovabile realizzati negli scali.
  • Evitare nuove tasse che gravino sul trasporto aereo, reindirizzando i proventi derivanti dalle tasse di scopo già presenti a sostegno degli investimenti di sostenibilità del settore.
  • SAF (bio-fuel): interventi – anche di natura economica e fiscale – che permettano di sostituire progressivamente l’impiego di carburanti tradizionali attraverso misure ad hoc al fine di garantire che la produzione di SAF avvenga in modo sostenibile e si sviluppi in modo controllato e regolato.
  • Carburanti sintetici: sviluppare la filiera produttiva di Power to Liquid/Electro-fuel per accelerare l’applicabilità su larga scala attraverso incentivi alla ricerca e allo sviluppo.
  • Idrogeno/elettrico: Supportare, nel medio termine, la ricerca e lo sviluppo di vettori energetici alternativi per la propulsione degli aeromobili (idrogeno e l’elettrico).
  • Intermodalità/Mezzi elettrici: sviluppare, nell’ambito dei piani di sviluppo aeroportuali, interventi a supporto dell’intermodalità ferro-aria a sostegno dei voli di medio-lungo raggio e modalità elettrica/alternativa per raggiungere gli aeroporti. E’ inoltre auspicabile che l’elettrificazione del parco mezzi aeroportuale sia adeguatamente supportata per accelerarne l’implementazione.
  • Efficientamento/Innovazione aeroporti: promuovere e incentivare l’adozione di misure di efficientamento energetico per le infrastrutture aeroportuali esistenti (es. certificazioni ambientali) e i processi mirati all’ottimizzazione delle procedure di volo e l’introduzione di sistemi di innovazione digitali con riduzione delle emissioni di CO₂.
  • Compensazione CO2: Opportunità di incentivare le azioni di assorbimento di CO₂ dall’atmosfera (carbon removal) ed istituire il Registro nazionale delle Compensazioni con modalità di calcolo rigorose, chiare e certificate a livello internazionale, supportando i processi di decarbonizzazione nel Paese.