CANALE 65 DEL DDT

Macerata Opera Festival 2022

La relazione tra cinema e musica e alcune imprescindibili pagine di Beethoven segnano la programmazione 2022

Applausi per il concerto inaugurale diretto da Zubin Mehta con il Maggio Musicale e l’imperdibile Myung-Whun Chung  

Il 22 luglio debutto di Tosca, nuovo allestimento firmato da Valentina Carrasco e sul podio il direttore musicale Donato Renzetti, quindi la proiezione di Rapsodia Satanica il 23 luglio

Torna la danza il 20 agosto con Fuego spettacolo di flamenco di Gades e Saura

Le opere affidate a celebri interpreti accanto a promettenti debutti, il mondo del cinema sul muro dello Sferisterio e nella creatività degli allestimenti scenici, il grande repertorio sinfonico con importanti ospitalità.

Caratteristica della programmazione del Macerata Opera Festival 2022  è una vera e propria programmazione ad altissimo livello  con spettacoli da non mancare.

Dal 19 luglio al 21 agosto, il pubblico tornerà a riempire lo Sferisterio, ascoltando sotto le stelle Beethoven (tre sinfonie e i cinque concerti per pianoforte), Puccini (Tosca), Rossini (Il barbiere di Siviglia), Leoncavallo (Pagliacci), gli esordi dell’arte cinematografico-musicale (Rapsodia Satanica di Oxilia e The Circus di Chaplin), celebri colonne sonore, le sonorità brasiliane di Toquinho e la danza con Fuego, spettacolo di flamenco di Gades e Saura su musica di Falla, legato anch’esso ad una produzione cinematografica.

Il festival prosegue ad agosto con un nuovo doppio importantissimo appuntamento (4 e 6 agosto) dedicato a Beethoven e ai suoi cinque concerti per pianoforte, diretti e interpretati dal pluripremiato pianista Jan Lisiecki, star delle sale di tutto il mondo, con la Filarmonica Gioachino Rossini. Quindi il debutto della nuova produzione dell’allestimento 2015 di Pagliacci di Ruggero Leoncavallo (venerdì 5, domenica 7 e giovedì 11 agosto) con la regia di Alessandro Talevi, che firma anche le scene con Madeleine Boyd, i costumi di Anna Bonomelli e le luci di Marco Giusti. L’opera sarà preceduta dalla proiezione, sul muro dello Sferisterio, di uno dei capolavori di Charlie Chaplin.

Il film The Circus nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna e con la prima esecuzione dal vivo dopo il debutto del 1928 della colonna sonora originale ripristinata da Timothy Brock, specialista internazionale di queste operazioni di recupero di musica e film, che poi nei Pagliacci dirigerà, tra gli altri, i cantanti Rebeka Lokar (Nedda), Fabio Sartori (Caino), Fabián Veloz (Tonio). La proiezione del film di Chaplin non funge da “semplice” preludio rispetto ai Pagliacci ma intende proporre un dialogo tra le due arti: l’opera che all’inizio del Novecento era all’apogeo della sua fortuna e il cinema che negli stessi anni si stava imponendo come principale forma di spettacolo del nuovo secolo. Inoltre il regista Alessandro Talevi ha ripensato il suo spettacolo del 2015 inglobando nella narrazione la proiezione del film, anche perché la colonna sonora restaurata contiene citazioni dall’opera di Leoncavallo.

A distanza di oltre un secolo, il ruolo del cinema è stato in parte assorbito dalla tv in varie declinazioni e dal web. Questa riflessione sta alla base del nuovo allestimento del terzo titolo operistico: Il barbiere di Siviglia, capolavoro buffo del più celebre e celebrato compositore marchigiano, Gioachino Rossini (venerdì 12, domenica 14, venerdì 19 e domenica 21 agosto), in scena allo Sferisterio dopo quasi venti anni di assenza con la regia di Daniele Menghini, le scene di Davide Signorini, i costumi di Nika Campisi e le luci di Simone de Angelis, vincitore del concorso internazionale riservato ad artisti under35, realizzato nel 2020 in collaborazione con Opera Europa e il Rossini Opera Festival. Sul podio uno dei giovani talenti più seguiti del momento, Alessandro Bonato, direttore principale della FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana. Il cast di questo nuovo Barbiere di Siviglia – ambientato su un set, questa volta più da studio televisivo o casa di produzione di format per il grande pubblico, una fabbrica della finzione – è composto tra gli altri da Ruzil Gatin (Il conte d’Almaviva), Roberto De Candia (Bartolo), Serena Malfi (Rosina), Alessandro Luongo (Figaro), Andrea Concetti (Basilio).

Torna anche la danza allo Sferisterio nel 2022, sabato 20 agosto con il celebre spettacolo di flamenco Fuego – firmato da due artisti iconici del mondo spagnolo, il coreografo e ballerino Antonio Gades (1936-2004) e il regista Carlos Saura (1932) – che da trent’anni, dopo essere stato anche un film, conquista le platee di tutto il mondo e che per la prima volta arriva allo Sferisterio con la Compañía Antonio Gades e la presenza in buca della FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana (che coproduce lo spettacolo) diretta da Miquel Ortega che eseguirà le musiche di Manuel De Falla sulle quali è costruita l’azione coreografica. Il flamenco è l’espressione più nobile, complessa e virtuosistica della civiltà musicale spagnola di tradizione orale, la cui storia vanta nel Novecento non solo insigni compositori che l’hanno interpretata ma anche coreografi e registi in grado di rinnovarne lo spirito in chiave moderna. Fuego narra la storia di Candela, giovane gitana innamorata di Carmelo: la fanciulla è ancora tormentata dallo spirito del suo precedente marito, morto accoltellato in duello, il cui fantasma continua ad apparirle ogni notte costringendola a danzare; una strega consiglia così ai due giovani di danzare “La danza del fuego”, per liberarsi dall’angoscia dello spettro che assilla il loro amore. Le scene e i costumi sono firmati da Gerardo Vera, le luci da Gades e Saura insieme a Dominique You; la composizione e l’arrangiamento dei canti popolari sono di Gades, Antonio Solera e Ricardo Freire.

Completa il programma una serata dedicata alla musica brasiliana con una delle sue storiche star: il cantante e chitarrista Toquinho (13 agosto) si esibirà insieme alla cantante Camilla Faustino e alla sua band, presentando una retrospettiva di oltre cinquant’anni di successi.

Non mancano quindi le attività di InclusivOpera, i concerti per l’Opera al Parco e gli Aperitivi culturali (in collaborazione con Sferist