Il ponte del 2 giugno è l’occasione perfetta per trovare un po’ di estate prima dell’estate
Popoli e tradizioni antichissime, ma anche colori e profumi inebrianti: il Marocco è un mondo di emozioni da scoprire passo dopo passo tra oasi nel deserto, città cosmopolite dal sapore quasi europeo, luoghi fortificati e mercati labirintici. Un viaggio in Marocco è una continua sorpresa.
Si atterra a Casablanca e ci si trasferisce a Rabat, soprannominata “Il Giardino di Allah” per via delle numerose aree verdi pubbliche. Il monumento più noto della capitale marocchina è la Tour Hassan, il minareto incompleto di quella che sarebbe dovuta divenire la moschea più grande di tutto l’Occidente.
Si va a Tetoan antico gioiello arroccato ai piedi dei monti del Rif, la regione montuosa del nord del Marocco.
In seguito si raggiunge la cittadina di Chefchaouen. È uno dei centri berberi più pittoreschi e si trova arroccata sulle montagne. La Medina e la casba, dalle caratteristiche case azzurre con le porte blu, sono una delizia da visitare e da fotografare
Si visita Tangeri. Per secoli punto di scambio fra Africa ed Europa, oggi è un condensato di modernità e di antiche bellezze. Nella Medina le commistioni fra stile arabo e andaluso hanno dato frutti magnifici, come il palazzo del sultano, i portali d’ingresso e i cortili. Si passeggia nel souk e nei mercati scendendo fino al porto fra le case colorate.
Viene dedicata un’intera giornata alla visita guidata di Fes. La più antica delle Città Imperiali ci avvolge con il suo fascino intatto nei secoli. Percorriamo i grandi viali della nuova medina Fès el Jedid e attraversiamo l’estesa area pedonale di Fès El Bali, con i colorati souk che diffondono odori di pelli e di spezie. Da non perdere l’aperitivo con vista panoramica sulla prima città storica del Marocco.
Si attraversa la regione del Medio Atlante toccando Ifrane, cittadina incorniciata da foreste di cedri e pini, e si prosegue verso i 2.178 metri del col Du Zad sull’altopiano desertico punteggiato da kasbah e oasi. Arrivati ad Erfoud, “la porta del deserto”, potremo partecipare a un’escursione facoltativa sulle dune di Merzouga, per ammirare il fascino del vero deserto.
Lasciamo il deserto e percorriamo uno scenografico itinerario tra montagne lunari e palmeti. Sostiamo per il pranzo nei pressi dell’oasi di Tinghir e nel pomeriggio visitiamo le spettacolari pareti rocciose delle Gole di Todra. Terminiamo la nostra giornata a Boumalne Dades
Partiamo per Ouarzazate, dove visitiamo le suggestive kasbah di Ait-Ben-Haddou e Taourirt. Prendiamo la strada asfaltata più alta del Marocco che ci conduce verso Marrakech consentendoci di ammirare i 2.260 metri del colle Tizi-n-Tichka.
Ci dedichiamo alla visita di Marrakech. Iniziamo dai Giardini Menara, immersi in un vasto parco di ulivi, e proseguiamo poi passando davanti alla Koutoubia, il minareto simbolo della città, fino alla Medina e al Palazzo Bahia, considerato uno dei capolavori dell’architettura tradizionale araba. Durante la visita ci fermiamo anche in una erboristeria berbera, per conoscere l’uso delle spezie nei profumi e nella gastronomia. Per muoverci utilizziamo un mezzo di trasporto decisamente originale: il calesse. In serata cena in un ristorante tradizionale nella Medina.
Partiamo per Essaouira, l’antica Mogador, cittadella fortificata arricchita da mura, torri, bastioni. Fu un antico porto portoghese ed è tuttora di grande importanza per i collegamenti tra il Marocco e il resto dell’Africa e dell’Europa. La sua incantevole Medina sul mare è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Visitiamo il centro storico con il porto fortificato protetto dalle Skalas (bastioni fortificati) per entrare poi nel souk e ci fermiamo in una bancarella che vende olio di Argan, per scoprire tutte le proprietà cosmetiche di questo magico olio, simbolo del Marocco.
Raggiungiamo la rinomata stazione balneare di El Jadida. Anche qui i bastioni sono a testimonianza del glorioso passato dei navigatori portoghesi. Visitiamo la cittadina e la cisterna portoghese, per poi gustare un pranzo a base di pesce respirando l’atmosfera insieme araba ed europea di questa zona