CANALE 65 DEL DDT

ADSI e Airbnb insieme per la valorizzazione degli immobili storici

Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) lancia un bando grazie alla donazione di 1 milione di Euro di Airbnb

Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) lancia un bando grazie alla
donazione di 1 milione di Euro di Airbnb

  • Da 25 a 150 mila euro per interventi di recupero ad uso turistico
  • Oltre 8.200 dimore private aperte al pubblico: “il più grande museo diffuso d’Italia”

Sostenere il patrimonio storico culturale del nostro Paese,
custodirne e conservarne le bellezze rendendole sempre più accessibili: questi gli
obiettivi del nuovo bando ADSI reso possibile da una donazione di Airbnb. Il
contributo – 1 milione di Euro – consentirà ai proprietari di dimore storiche di
accedere a finanziamenti per interventi di recupero di immobili storici già convertiti
o da convertire all’ospitalità o per il miglioramento dei servizi ricettivi già presenti.
L’annuncio è stato dato, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, da
ADSI e Airbnb nel corso del convegno Abitare nella storia, guardare al Futuro,
tenutosi oggi a Palazzo Taverna a Roma, con il saluto della Sottosegretaria di Stato al
Ministero della cultura Lucia Borgonzoni.

La donazione di Airbnb, si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione del
patrimonio culturale Europeo promosso dalla piattaforma. In Europa, le prenotazioni
di dimore storiche nella prima metà del 2022 sono più che raddoppiate rispetto al
2019, mentre il numero di host in questa categoria è aumentato di oltre il 50%. Essi
rappresentano in Italia una delle principali risorse per la ripresa del turismo
internazionale e la dispersione del turismo, con oltre il 90% delle dimore storiche
attualmente presenti su Airbnb situate in zone rurali o poco densamente popolate. Il
tipico ospite che decide di soggiornare presso una dimora storica è straniero, viaggia
in coppia, predilige soggiorni più lunghi (oltre 7 giorni), ed esprime un’altissima
soddisfazione (94% di recensioni a cinque stelle).
“Le dimore storiche, oltre a rappresentare un importante asset per il turismo,
ricoprono un ruolo fondamentale nella diversificazione dei flussi, incentivando i
viaggiatori a percorrere sentieri meno battuti per godere delle bellezze del
patrimonio italiano”, ha dichiarato Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb
Italia. “La possibilità di estendere questa esperienza al soggiorno potrebbe
permettere di compiere un salto di qualità a diverse destinazioni rurali o borghi,
rilanciando l’economia locale a beneficio dell’intera comunità. Il potenziale
contributo del patrimonio privato diffuso al turismo è enorme ed è per questo che
abbiamo enorme rispetto per l’importante lavoro svolto da ADSI negli anni ”.
Secondo i dati dell’Osservatorio sul Patrimonio Culturale Privato promosso dalla
Fondazione Bruno Visentini, vi sono in Italia oltre 37.700 immobili storici privati, di
cui oltre la metà (54%) in comuni con una popolazione inferiore a 20.000 abitanti e,
nel 26% dei casi, addirittura sotto i 5.000 residenti. Ciò rende le dimore storiche non
solo un polo di attrazione turistica fondamentale per il nostro Paese, ma anche il
perno di un’economia circolare che pone al centro i borghi. Si tratta di un enorme
potenziale che va dalle visite all’organizzazione di eventi, passando per l’accoglienza
e la promozione/valorizzazione delle peculiarità enogastronomiche dei singoli
territori, ma anche nell’accompagnamento alla transizione ecologica e digitale. ADSI,
che riunisce i proprietari di immobili storici di tutta Italia, da 45 anni è impegnata per
la conservazione e la valorizzazione del patrimonio italiano. Da qui la decisione di
Airbnb di sostenere ADSI tramite una donazione.

“I proprietari si impegnano quotidianamente a custodire e valorizzare la rete unica
delle dimore storiche, un vero e proprio museo diffuso dall’immenso valore sociale,
culturale ed economico” – così afferma Giacomo di Thiene, Presidente Nazionale di
ADSI. “Una rete di immobili distribuita capillarmente sul territorio che, generando lo
stesso numero di visitatori dei musei nazionali, costituisce il patrimonio del Paese al
pari dei beni culturali pubblici in termini di memoria, presente e sviluppo futuro.
Eppure l’importanza che rivestono – anche in termini sociali ed
economici/occupazionali – molto spesso non è accompagnata da un adeguato
sostegno da parte delle Istituzioni locali e nazionali, che lasciano ai soli proprietari
l’incombenza del mantenimento: un onere gravoso che grazie al contributo di
Airbnb sarà più facile da fronteggiare. Le risorse consentiranno di dare impulso alla
nascita di nuove opportunità occupazionali, per tramandare tradizioni, arti e
mestieri, incentivare le produzioni territoriali e riscoprire tecniche artigiane dal
sapore antico che rischiano altrimenti di scomparire.”

“Numerose le azioni messe in campo negli ultimi anni dal Ministero della Cultura –
sottolinea il Sottosegretario Borgonzoni – nel segno della valorizzazione dei beni
del patrimonio storico e artistico del nostro Paese in chiave di rigenerazione
culturale e turistica. Attività che oggi ricevono nuovo impulso dai finanziamenti del
Pnrr, impiegati dal MiC per la rigenerazione dei territori: per rilanciarli, si parte infatti
proprio dall’investire gran parte delle risorse nei piccoli borghi, scrigni di bellezze
tutte da promuovere, di cui le dimore storiche sono tra i simboli per eccellenza.”
“Nuova linfa vitale saprà sicuramente apportarla il nuovo Governo, che dovrà
lavorare – è l’impegno del Sottosegretario – per estendere gli aiuti al settore delle
dimore storiche, dando al comparto maggiore centralità e ampliando la base
dell’Art Bonus. Sono certa che l’ospitalità di questi magnifici luoghi garantirà una
maggiore sostenibilità finanziaria a un patrimonio che è vanto del nostro Paese, ma
che richiede grande impegno e sforzi costanti per essere trasmesso intatto alle
generazioni future. È in questa direzione che andrà l’appoggio sempre crescente
delle istituzioni alle istanze di coloro i quali sono in prima linea per queste realtà”.
Il bando
L’iniziativa introdotta da ADSI prevede l’assegnazione di contributi per opere di
restauro di immobili vincolati di proprietà privata finalizzati allo sviluppo di attività
ricettive, per l’esecuzione di interventi migliorativi dei servizi di ospitalità, anche
intervenendo su parchi e giardini, in immobili vincolati o all’interno di vincoli
paesaggistici di proprietà privata. In questo modo, numerosi privati interessati a
programmare interventi di varie dimensioni sul proprio immobile, pensando di
intraprendere un percorso di ospitalità, riceveranno un contributo.
ADSI si avvarrà di una commissione giudicatrice appositamente nominata che
attribuirà a ciascuna candidatura un punteggio valutando fra l’altro l’eventuale
ubicazione in zone terremotate o borghi, la potenziale diversificazione di flussi verso
località con meno di 3.000 abitanti e prive di strutture ricettive, il sostegno alla
produzione agricola collegata all’immobile, e ancora tematiche quali innovazione,
giovani, accessibilità e sviluppo sinergie.

Le Dimore Storiche e l’Heritage Academy
Per rendere le dimore storiche più facilmente prenotabili all’interno della piattaforma
e aumentare la loro visibilità, Airbnb ha recentemente introdotto la categoria
“Dimore Storiche” attualmente disponibile in Italia, Spagna, Francia, Germania e
Regno Unito – che conta circa 30.000 alloggi. L’Italia, con oltre 9.000 annunci, si
colloca al secondo posto per ampiezza dell’offerta che già oggi conta diverse dimore
storiche ADSI (wishlist Dimore Storiche ADSI su Airbnb).
Grazie alla collaborazione con ADSI inoltre, è stata creata l’Heritage Academy, un
programma di formazione dedicato a tutti i soci o proprietari di dimore storiche che
volessero intraprendere l’attività di hosting, sfruttando le opportunità offerte dalla
piattaforma. Visitando la pagina dedicata sarà possibile accedere a risorse utili e
ricevere un supporto individuale per diventare host di Dimore Storiche su Airbnb e
‘ambasciatori’ del patrimonio culturale italiano.