Se vi trovate a Certaldo siete nella Val d’Elsa, se vi trovate nella Val d’Elsa siete in Toscana e se siete qui non perdetevi un soggiorno nella storica Tenuta di Sticciano, un’elegante struttura dalle nobili origini. Quella che vi raccontiamo è una bellissima storia che ha a che fare con il paesaggio e l’arte, con la tradizione ed il cibo (su tutti il vino e l’olio).
La Tenuta di Sticciano si trova nella valle solcata dalle «chiarissime onde dell’Elsa», come scrive Boccaccio nel primo romanzo avventuroso della letteratura italiana, il «Filocolo». Il vicino borgo medievale di Certaldo è celebre per la sua bellezza e perché, nel 1375, vi morì Giovanni Boccaccio e forse vi nacque. Sicuramente un luogo a cui era legato che cita nel «Decameron»: «Certaldo, come voi forse avete potuto udire, è un castello di Val d’Elsa posto nel nostro contado, il quale, quantunque picciol sia, già di nobil uomini e d’agiati fu abitato».
Le colline toscane offrono la vista di un paesaggio onirico da sempre declamato da poeti ed artisti che qui hanno vissuto o soggiornato. La Tenuta di Sticciano è di proprietà del gruppo Fonti Tuscany Country Resort che sostiene una sana e sostenibile filosofia: vivere quell’amore fra l’uomo e la natura che qui, da secoli, caratterizza uno stile di vita, valorizzando e recuperando siti storico-artistici nel solco della più tipica ospitalità toscana. Nel ristorante della Tenuta potrete degustare prodotti biologici con alti standard qualitativi che vanno dall’olio al vino.
Non solo, potrete provare prodotti biologici per la cosmesi e dedicarvi alla cura del corpo attraverso la SPA della Tenuta. La nota sentenza del poeta romano Giovenale «mens sana in corpore sano» nella Tenuta di Sticciano è parte integrante dell’ospitalità, dell’accoglienza e del programma: curare il paesaggio interiore e quello esteriore perché è sempre più evidente che i paesaggi esteriori stimolano i nostri paesaggi interiori, quelli emotivi e quelli cognitivi, e i paesaggi in cui ci immergiamo ne definiscono la qualità delle nostre vite. Quello in cui ci immergiamo quando ci troviamo nella Tenuta di Sticciano è un paesaggio visibile e invisibile, spazio fisico e teatro della mente, un luogo dove possiamo far riposare e saziare il corpo e la mente.
La Tenuta si trova sulle colline tra Firenze e Siena e offre camere e appartamenti che sono finestre sull’arte, sul paesaggio, sulla storia e sulla tradizione toscana. Di particolare interesse (e pregio artistico) il progetto che a breve trasformerà in alloggi abitativi l’antica fornace costruita tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento e il cui principale utilizzo era la costruzione di tegole e mattoni.
Situata su una collinetta panoramica sulla riva destra dell’Elsa, la Tenuta, che era un’antica fattoria, assume un’importanza e un valore architettonico dalla metà del Cinquecento quando, anche grazie alla sua estensione, diventa una fattoria avviata di proprietà della famiglia fiorentina dei Tornaquinci, uno dei rami cadetti della famiglia dei Medici. Un’estensione di 160 ettari a vigneti, uliveti, campi fioriti e colture a bosco. Oggi, come ieri, è composta da un corpo centrale, la Villa, che risale al Cinquecento, e da tre casali in perfetto stile toscano. La Villa ospita otto camere matrimoniali ed una prestigiosa suite, la Tower Room Giotto, ricavata nel loggiato panoramico della Villa con vista panoramica sulla vallata. Le camere sono tutte ampie e si caratterizzano per l’impiego di materiali pregiati (legno e marmo toscano). Con la sensibilità artistica che caratterizza la Tenuta, tutte le camere rimandano ai maestri del rinascimento fiorentino: da Leonardo a Donatello, da Michelangelo al Botticelli, dal Vasari al Brunelleschi, da Pier della Francesca al Masaccio. Al piano terra della Villa, in eleganti spazi, si trovano i saloni e una accogliente lounge, il ristorante e il bar e, all’esterno, uno splendido giardino dove gli ospiti sono accolti in salotti immersi nella verde natura che circonda la Tenuta.
La Tenuta dispone di diverse piscine, alcune aperte a tutti gli ospiti, altre a disposizione di coloro che alloggiano nei diversi casali e il cui utilizzo è esclusivo. Quella grande per gli adulti e quella piccola per i bambini sono piscine aperte a tutti gli ospiti e si trovano su una doppia terrazza da cui possiamo godere uno skyline che dalle colline spazia fino a San Gimignano. Per gli amanti del vino è a disposizione il Wine Club dove si possono degustare e acquistare i vini prodotti dalla Tenuta: una proposta che spazia dai superbi rossi al raffinato rosato agli eccellenti bianchi. Completa l’offerta enologica la degustazione dei vini che viene fatta all’ombra di una secolare quercia dove ci sembra di sentire i versi de «La quercia caduta», la poesia che Pascoli dedicò ad una quercia abbattuta, una poesia che è un’allegoria dell’egoismo umano che a Sticciano è del tutto assente perché, come dice un antico proverbio toscano, «Chi pianta una quercia è nobile d’animo».
Il viaggio nella Tenuta di Sticciano è un invito a ripensare il rapporto dell’uomo con la natura, un viaggio nei luoghi che cerchiamo nel mondo per dare forma e immagine a qualcosa che è già in noi ma che, forse, abbiamo perduto, un viaggio che è scoperta, invenzione, ritrovamento perché i fiumi e le colline, le fattorie e i prati, i borghi e le ville abitano i nostri sogni. Come diceva il grande filosofo e psicoanalista Jean-Bertrand Pontalis «per stare al mondo dobbiamo avere molti luoghi dentro di noi per avere qualche speranza di essere noi stessi», alla tenuta di Sticciano una cosa è certa, qui siamo noi stessi e ritroviamo noi sessi.