Stretta tra il Lago di Como e quello di Lugano, la valle d’Intelvi è tranquilla, accessibile, servitissima. Una valle dalla vocazione turistica storica, meta di chi cerca il relax più assoluto e la fuga dalla frenesia quotidiana. La città è appena girato l’angolo, così come la vicinissima Svizzera.
E la terrazza è quella nostrana della Vetta della Sighignola, meritatamente nota come Balcone d’Italia, posta proprio sul confine italo-svizzero, dove la vista è quella azzurrissima e rigenerante del lago di Lugano, con annessa visuale aerea del panorama cittadino.
Nella natura valligiana ci si immerge lungo sentieri molto bene segnalati, per gli amanti delle biciclette e delle e bike. Chi ama andare a cavallo sfrutta i fine settimana in sella per provare passeggiate sino ai rifugi. Chi ama invece giocare a golf ha a disposizione un interessante campo nove buche. Molti gli sport che si possono svolgere in questa Valle a valenza davvero turistica per tutti gli amanti dell’outdoor: camminate, anello di sci di fondo, piccolo comprensorio per sciare, tennis, tour in bicicletta sono tutte proposte che lasceranno contente le persone che decideranno di trascorrere un periodo di vacanza in Valle Intelvi tra il lago di Como e il lago di Lugano. Una valle tra laghi e montagna.
Una valle ideale anche per chi ama una vacanza con un ottimo gusto enogastronomico. Assolutamente da provare lo zincarlin, il formaggio tipico così come la polenta uncia e i molti dolci proposti con i frutti di bosco che nei prati della Valle Intelvi si raccolgono con grande facilità.
Ma la Valle Intelvi è anche, indiscutibilmente, sinonimo di buona cucina con prodotti del territorio, dove a farla da padroni sono soprattutto i formaggi. Al Museo del Latte di Cerano campeggia infatti una tipica culdera, vale a dire una grande caldaia in rame in cui un tempo veniva scaldato il latte per poi essere lavorato nelle sue varie destinazioni. Ancora oggi, i formaggi più tipici restano lo zincarlin, il grasso e il semigrasso.
E sono più di uno quelli che vengono impiegati nella ricetta autentica della polenta uncia, che li mescola a farina gialla e di grano saraceno, burro e spezie, da consumare poi insieme ai missultin, pesci di lago essiccati tipici del comasco.