Sulla Via Matildica del Volto Santo come in una serie fantasy: camminare lungo ponti medievali e tra imponenti fortificazioni.
La Via Matildica del Volto Santo regala l’emozione di entrare in Toscana da uno dei crinali montani più belli e alla fine del percorso la soddisfazione di essere accolti tra i bastioni di Lucca, splendida città d’arte da sempre ambita dai viandanti per il Volto Santo, il crocifisso ligneo conservato nella cattedrale che dà il nome a questo itinerario “romeo” che proprio in città si riconnette alla Francigena.
Boschi e fortezze: due sono i fili conduttori che rendono indimenticabile il viaggio a piedi lungo la Via Matildica del Volto Santo. Dapprima, infatti, si attraversano gli sterminati e rigogliosi boschi appenninici che dai passi del Giovarello e delle Radici si aprono insieme al panorama anche sulle maestose Alpi Apuane. Di seguito, a San Pellegrino in Alpe, il minuscolo borgo abitato più alto dell’Appennino, si scende per incontrare una memorabile serie di borghi murati e di fortezze. Le mura cingono infatti sia Castiglione che Castelnuovo in Garfagnana, dove si ammira la Rocca Ariostesca e, poco fuori, la Fortezza di Mont’Alfonso, uno dei monumenti più imponenti della Garfagnana.
Molti i ponti medievali. Tuttavia, non si può che citare il ponte della Maddalena, detto del Diavolo, al centro di molte leggende; indimenticabile il passaggio a piedi su questa stretta, lunga e alta costruzione trecentesca a schiena d’asino.
Rilassante e piena di bellezza invece la passeggiata all’arrivo a Lucca sugli alti bastioni rinascimentali della città. Qui, salendo sulla Torre di Guinigi, sarà possibile ammirare dall’alto gran parte dell’itinerario appena percorso.